“E intanto,
quel pensiero strisciante faceva il suo corso e le proiettava immagini e
scenari possibili, che subito attivavano il suo sistema nervoso, stimolando
degli impulsi che in quella notte disperata, a nudo e senza alibi di fronte
alla sua vita, creavano dei crateri enormi, come quelli che si vedono sulla
Luna.
Era tutto il
giorno che l’odore e le tracce di quell’uomo glielo facevano ronzare in testa.
Più o meno vestito, più o meno affabile. E più ci pensava e più si sentiva
attratta da quel corpo armonioso, dalla bellezza dei suoi lineamenti, dalla
pacatezza dei suoi gesti e delle sue espressioni, dalla voce calibrata, ferma,
priva di ogni accento, e forse anche da quella sorta di distacco che sembrava
nutrire per chiunque lo circondasse.”
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