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lunedì 19 marzo 2018

Una reporter in  Siria


"Le s’inumidirono gli occhi e pensò alla sua macchina fotografica. Era la sua àncora, il senso della vita, il perché di quel fottuto viaggio. Aveva l’ossessione degli scatti. Se solo fosse riuscita a fotografare il cuore della rivolta e le sue infiltrazioni civili. Tra la ragnatela di palazzi sbriciolati che costituiva la periferia di Aleppo, si nascondevano correnti trasversali di connivenze, corruzione, traffici internazionali e spionaggio. Se solo avesse potuto ricostruirne esattamente la dinamica e mostrare l’ingente rete di aiuti che fomentava i ribelli e i governativi, il suo viaggio avrebbe avuto un senso. E mentre si sentiva rincuorata dall’ennesimo posto di blocco superato, notava nei suoi incruditi compagni di viaggio un timore reverenziale verso l’alto.I bombardamenti continuavano su Aleppo. Ma Sandra non ne aveva paura. Perché colpire un bersaglio mobile? No, per adesso non erano gli aerei il vero problema."





Da 'Tutto di noi' Nuela Celli


Posto di blocco siriano 


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